Ambiente

L'Ambiente

La vallata di Fanano
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La vallata di Fanano

A chi arriva dalla strada di fondovalle, Fanano appare coronato da un suggestivo anfiteatro di montagne su cui svettano le più alte cime di tutto l’Appennino centro-settentrionale: monte Cimone (m. 2165), Monte Libro Aperto (m. 1936), Monte Spigolino (m. 1827). Questa parte di Appennino così ricca di emergenze naturalistiche, fa parte del Parco dell’Alto Appennino Modenese, del quale Fanano è la principale porta d’ingresso. Il Parco del Frignano confina ad est con il Parco Regionale del Corno alle Scale, ad ovest con il Parco del Gigante e a sud, sul versante toscano, con il Parco dell’Orecchiella e con la Garfagnana, risultando così al centro di una vasta area protetta.

 

FLORA

La cascata del Doccione
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La cascata del Doccione

L’ambiente botanico del Comune di Fanano comprende zone a bassa quota e vette fino a oltre i 2000 metri e per questo presenta diversi tipi di vegetazione: querceti, pinete, fagge, vaccineti e pascoli. Le praterie di crinale e le brughiere di mirtillo sono colorate da decine di specie floreali protette: anemoni, gigli, aquilegie, genziane e arbusti di rododendri che sulla parete nord del Libro Aperto sono particolarmente numerosi.

Il Crinale Il territorio è ricchissimo d’acqua; gli innumerevoli torrenti, la cascata del Doccione, i Laghi Pratignano e Scaffaiolo ne sono testimonianza. Nel Lago Pratignano, che è la maggiore torbiera di alta quota dell’Emilia Romagna, situato a m. 1307 su uno splendido altipiano lungo la dorsale dei monti della Riva, che separano la Valle dell’OspitaleI prodotti del bosco da quella del Dardagna, vive la “Drosera Rotundifolia”, una piccola pianta insettivora particolarmente rara in Appennino.

 
il mirtillo
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il mirtillo

Fanano è nota anche per i suoi prodotti del bosco e del sottobosco: molte e varie le specie di funghi commestibili oltre alle pregiate varietà di porcini, mirtilli, lamponi, fragole e castagne che, oltre che arricchire l’ambiente naturale, rendono particolarmente appetibile la gastronomia locale.

 

FAUNA

Caprioli
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Caprioli

La fauna del Parco dell’Alto Appennino Modenese è particolarmente ricca e varia. Percorrendo i sentieri del crinale è facile incontrare marmotte, falchi, gufi reali, astori, martore e aquila reali, meno facilmente i lupi, ancora presenti nelle zone più impervie; nelle praterie più alte si trova l’arvicola delle nevi, un piccolo roditore dalla folta pelliccia, attiva anche sotto la neve.
Più comuni e avvistabili anche a bassa quota caprioli, daini, cinghiali, tassi, volpi, scoiattoli, ghiri e donnole.
I diversi habitat del territorio accolgono numerose specie di uccelli: picchi, averle, merli, allodole, fringuelli, cinciallegre, colombacci, tordi e passeri tra i più famosi; lungo i torrenti aironi cinerini e ballerine gialle. I laghi ed i torrenti ospitano la pregiata trota fario; nelle zone umide più alte si incontrano il tritone alpestre, la rana temporaria e la salamandra pezzata. Biacco, saettone, biscia dal collare e vipera comune i serpenti più diffusi.

 
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Fanano innevata

L’ambiente quindi è la maggiore ricchezza del territorio di Fanano: viverlo, visitarlo, comprenderlo suscita emozioni profonde, preservarlo ci assicura il suo ed il nostro futuro. Per questo le attività di eco-turismo possibili da praticare nel territorio sono numerosissime: le decine di sentieri segnalati dal Club Alpino Italiano, lungo i quali si incontrano rifugi e bivacchi, permettono la pratica dell’escursionismo e del trekking a tutti i livelli. Le antiche vie transappenniniche utilizzate un tempo da pellegrini e viandanti e le strade di servizio forestale sono ora percorsi ideali per le mountain bike e i cavalli, oppure d’inverno per la pratica dello sci di fondo escursionistico.
 

 

La Riserva della Biosfera MAB UNESCO

Image La Riserva della Biosfera MAB UNESCO

Una rilevante porzione del territorio del Comune di Fanano rientra nella RISERVA DELLA BIOSFERA DELL'APPENNINO TOSCO-EMILIANO parte del Programma scientifico intergovernativo MAB "Man and the Biosphere" avviato dall'UNESCO nel 1971 per promuovere su base scientifica un rapporto equilibrato tra unomo e ambienta attraverso la tutela della biodiversità e le buone pratiche dello sviluppo sostenibile.

Il Programma mira a migliorare le relazioni tra le persone e l'ambiente in cui vivono e promove appocci innovativi allo sviluppo economico, adeguati dal punto di vista sociale e culturale e sostenibili dal punto di vista ambientale.

Le Riserve della Biosfera comprendono ecosistemi terrestri, marini/costieri ed una combinazione degli stessi. Promuovono la cooperazione scientifica, la ricerca intedisciplinare e la sostenibilità ambientale coinvolgendo le comunità locali. Attualmente nel mondo le Riserve sono 738, in 134 paesi, di cui 20 in Italia,

L'Appennino Tosco - Emiliano è entrato nella rete delle Riserve nel 2015 e comprende la dorsale appenninica dal Passo della Cisa al Passo delle Forbici, nei territori tra Reggio Emilia e Massa Carrara. Dal 2021 il territorio si è ampliato includendo una parte della regione Liguria.

L'area risconosciuta Riserva di Biosfera è l'unica dell'intera catena appenninica ad essere caratterizzata dal confine climatico euro-mediterraneo; queste peculiarità hanno generato rapporti unici tra flora, fauna e uomo. 

Il territorio della riserva è vario, comprende il Monte Cimone ed è coperto principalmente da boschi (faggete, querceti e castagneti), coltivazioni e pascoli, con numerosi allevamenti zootecnici. Nel territorio sono prodotti alimenti di alta qualità, quali il Parmigiano Reggiano ed il Prosciutto di Parma.

Nella Riserva è presente oltre il 70% della biodiversità italiana, oltre 2000 specie di 122 tra uccelli, anfibi, rettili, mammiferi, pesci ed invertebrati di interesse conservazionistico.

La Riserva si estende nel territorio di 80 Comuni nelle province di Modena, Parma, Reggio Emilia, Spezia e Massa Carrara; Fanano è rientrato nella Riserva, insieme ad altri Comuni, nel settembre del 2021.

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